sabato 28 novembre 2009

Bestemmiare è da ignoranti

Quante volte c'è toccato sentire il solito tedioso "ragionamento": se credi in dio, come puoi insultarlo? eGLI è infinitamente buono, ti ha donato la vita e inoltre nel caso in cui esistesse, rischieresti l'inferno, ustioni eterne, caronti e cerberi; già!! Mi sorbirei probabilmente anche le encicliche di papi cardinali e vescovi che vi soggiornano. Insomma, una bella rottura di coglioni rispetto al più salubre e rigoglioso giardino dell'eden.Ma se al contrario hai la "convinzione" (altrimenti detta "arroganza" da ciellini e papa boys) che dio non esiste, allora che lo bestemmi a fare?? Insulta topolino o kenshiro, almeno non rischi di offendere nessuno. Che poi sia corroborante per lo spirito offendere qualcuno utilizzando dio, o che kenshiro sia di gran lunga un migliore soggetto di culto e idolatria, sono argomenti che affronteremo un'altra volta.
Il fatto è che io credo fermamente non solo che bestemmiare in presenza di cattolici e in luoghi pubblici sia legittimo, ma che dio esista.
Sì, dio esiste e ne abbiamo dimostrazione, negli stessi termini per cui esiste topolino.
Il topo c'è, lo sappiamo tutti. Verosimilmente non lo definiremmo "roditore parlante, amico di pippo e paperino, residente a topolinia ecc", ma come "prodotto della fantasia e della matita di walt disney, nato nel 19xx ecc"; se la poniamo in questi termini topolino esiste, e la cosa non è opinabile.
Inoltre la sua esistenza ha portato a risultati assolutamente concreti, tangibilissimi. In termini di danaro e marketing, di emozioni e sensazioni, di sfruttamento del lavoro minorile ai danni di giovani haitiani che consumano le loro vite stampandone le sembianze su T-shirt, cappelletti e quant'altro; per come la vedo io tutto questo certifica ampiamente l'esistenza del celeberrimo ratto.
Il discorso aderisce alla perfezione a dio.
Non credo a nessun padre celeste perfettissimo che dona la vita, la teoria secondo cui la vita è un incidente chimico-fisico mi sembra più convincente. Credo però nel dio cattolico, ispiratore (per volere degli ispirati) di arretratezza e strumento di irretimento e di "mass distraction" nonché grande legittimatore delle peggio schifezze di cui l'umanità può fregiarsi: massacri, invasioni, colonizzazioni, barbarie, crociate.
Credo che esista un “entità emozionale” chiamata dio e utilizzata per ricattare lo sprovveduto ponendo veti sulla sete di conoscenza e lo spirito critico (emblematici a tal proposito i vari dogmi e la metafora del pomo della conoscenza) offrendo pace e serenità eterne in ritorno. Quel dio usato per osteggiare la ricerca sulle staminali e sulla fecondazione assistita, per porre veti sull'aborto, le tecniche anticoncezionali e l'eutanasia.
Altresì credo nel "buon dio" utilizzato come deterrente a furti e omicidi... se una persona non se ne astiene per semplice coscienza di sé e dell'altro, se necessita di un mito che la intimorisca per una civile convivenza... e sia.
Quel "dio strumento" esiste eccome e tutti i cristiani che si offendono quando sentono una bestemmia possono andare a farsi fottere finché non si mostreranno più comprensivi e sensibili verso chi ogni giorno si sente offeso nel vivere le mutilazioni perpetrate da dio e dai suoi sacerdoti alla civiltà e allo sviluppo della società in cui vive. Quel loro dio creato ad arte per vendere, a costi insostenibili, uno scopo alle nostre vite e una manciata di risposte a domande che dovremmo smettere di porci, perché nulla hanno a che fare colla felicità o il non-senso della vita.
Io sono offeso dall'uso che del dio le istituzioni fanno, sono offeso dalla presenza del VATICANO nell'organizzazione delle nazioni unite, sono offeso da tutti coloro i quali sentendosi terribilmente sporchi dentro hanno necessità di mostrarsi lindi fuori e trovano in dio uno strumento perfettamente adatto a tale scopo; permettetemi almeno di odiarlo e di insultarlo in santa pace. Non sono costruttivo né propositivo, lo so; e mi sentirei idiota nel cercar d'esserlo nei confronti di un'istituzione che negli ultimi duemila anni ha dimostrato di ritenersi SEMPRE al di sopra di tutto e di tutti, d'essere autoreferenziale, di potersi giudicare da sola. Sarebbe come ragionar testardamente con un malato di mente dando fondo a tutta la propria, meravigliosa, logica.
Fulvio Diverio, dall'alto della sua magnum di cannonau c'aveva visto giusto. Aveva espresso chiaramente il concetto in poche sagge parole.
DIO NON ESISTE MA E' STRONZO LO STESSO.

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