giovedì 22 luglio 2010

Alcolismi

Dicono che non va bene bere alcolici. Ma loro non sanno. Loro non pensano mai a quanto la natura, l'ambiente in cui siamo posti ci esorti al consumo di alcolici. Pensiamo al ghiaccio, lo metti nel bicchiere e lui galleggia benché in origine abbia lo stesso peso specifico. Questo perché diventando ghiaccio l'acqua perde densità, diventa meno “concentrata” e quindi più leggera. Bene, e il freddo dove va? Sale forse e si disperde? Ma no per la puttana! Scende e va a rinfrescare e a mantenere refrigerato il gin tonico delle 17.
Quindi sapete che vi dico? Se esiste un dio per forza di cose si manifesta nella natura e in chi la osserva, altrimenti il suo esserci o meno sarebbe irrilevante.
Insomma, è dio che lo dice.
Bevete! parola del signore, rendiamo grazie a dio, e i vuoti all'esselunga.

giovedì 15 luglio 2010

bavaglia sì bavaglia no bavaglia forse

girovagavo a casaccio nel sito del circolo anarchico ponte della ghisolfa di milano, e mi imbatto in una roba del 2003:

"presentata a Palazzo Chigi da due ministri: Castelli (Giustizia) e Stanca (Innovazione). Il testo varato dal Governo concretizza con pochi semplici concetti un quadro orwelliano paventato dai più pessimisti all'alba della rivoluzione digitale. I provider internet e gli operatori di telefonia devono conservare fino a cinque anni tutti i dati del traffico, quello internet, appunto, e quello telefonico. Per dati di traffico si intendono i contatti, chi manda o spedisce un messaggio, a chi viene fatta una telefonata e da chi, e quando. Dati che l'autorità giudiziaria potrà richiedere alla bisogna a provider ed operatori. La giustificazione di tutto questo è quella di sempre: sicurezza e anti-terrorismo."

che uno dice, ma allora questi che cazzo vogliono? prima dovevamo essere tutti controllati, adesso ci dicono che siamo tutti controllati e che non va più bene? prendessero una posizione e la facessero durare.
ma il passo successivo è: aspè aspè, ma io stesso ai tempi ero contrario a quella roba lì e oggi son contrario al bavaglio, alla roba contro le intercettazioni e la di esse pubblicazione, anche io allora son banderuola.
poi per fortuna mi riscuoto. quella roba là era finalizzata a incutere timore a chi esprime le sue opinioni ed esercita critica e fa satira su internet, tutto ciò per fare i loro porci comodi coi nostri soldi, quindi col nostro tempo, quindi colle nostre vite. questa roba qua di adesso, la bavaglia, è finalizzata a continuare a fare i loro porci comodi indisturbati coi nostri soldi quindi col nostro tempo quindi colle nostre vite.
meno male, per un attimo avevo pensato che ero stronzo io.

domenica 11 luglio 2010

dormiveglia del terore

Stamattina sul presto mi son messo a vedere halloween di carpenter. E' il solito film in cui ci son degli americani buoni che vengono scannati uno ad uno da una forza maligna, poi l'ultimo, in questo caso jamie lee curtis, gli fa il culo.
E' il primo o tra i primi di una serie di film molto simili ad esso ispirati ed è considerato di culto; sarà che l'ho visto dopo molti altri e a 28 anni suonati ma l'ho trovato scontato e noioso.
Solo che tra la prima e la seconda vittima mi sono addormentato appena appena.
sono andato nel rem e il film ha ripreso da lì. Gli assassini erano diventati i fidanzatini delle due tipe amiche di jamie lee curtis. facevano banda per ammazzare la gente, inoltre erano fratelli ed erano anche gay, e mentre ammazzavano la gente limonavano incestuosamente. e poi ammazzano anche michael (l'effettivo assassino del film) a suon di karate. e m'è piaciuto molto di più, e niente, volevo dire che durante i film ci si dovrebbe addormentare più spesso. Almeno finché non localizzano più troma.

martedì 6 luglio 2010

italiani culo

In questi giorni è tornata un'amica da marsa alam nell'egitto.
sto villaggio in mezzo al deserto in cui stava era tutto ripieno di italiani che sono arrivati anche lì a fare affari, speculare e quant'altro, mentre il personale è composto da locali.
Tra le attività fonte di attrattiva di quel posto lì c'è la contemplazione dei fondali, il nuoto colle tartarughe, i delfini ecc...
E poi ci è la mucca del mare, il dugongo. Bestia pacifica quindi prossima all'estinzione, un simpatico esponente della suddetta specie si era spinto fin da quelle parti, d'altronde mica poteva saperlo che quella zona è frequentata da italiani.
L'ultima volta è stato visto una settimana prima che la mia amica soggiornasse da quelle parti. Un gruppo di italiani l'avrebbe circondato, quindi a turno l'avrebbero cavalcato, ma che ci si può aspettare da gente venuta su colla tv e il toro di buona domenica?
Ma prima di sparire per sempre la povera bestia sarebbe stata avvistata un'ultima volta. La sua pelle recava la scritta "marcella e filippo forever", non mi hanno saputo dire se fosse un'incisione a coltello o un pennarello.
e vabè, cazzo vuoi aggiungere....

sabato 3 luglio 2010

Stasera al supermercato

Vado al supermercato. E' sabato, sono le nove meno un quarto circa della sera e ne farei a meno volentieri, ma ci ho da prendere le uova per fare la torta che domani ci è il picnic coi malati di mente. Ho mal di testa e gli occhi iniettati di sangue e l'espressione tipo: quante soddisfazioni a partecipare attivamente all'umanità, porcodio. Tutto conseguenza del pomeriggio, che ho seccato una boccia di chardonnay del trentino, buono eh, poi ho messo a nightmare on elm street e mi sono addormentato. e ora sto così. e vabè, vado al supermercato come dicevo.
Almeno, già che sto indisposto, vado comodo. nella fattispecie pantaloncini verde brillante con banda fucsia di lato, senza mutande, ciabatte e t-shirt grigina colla faccia der monnezza che strilla stampata davanti. prendo su la bici e vado al super, al gigante.
Prendo le cipolle, le uova le carote e cinque albicocche cinque. che vanno pesate. ma al gigante non è come agli altri super, non te la pesi da te la roba, te la pesa uno del personale. Non si capisce bene come mai dato che comunque se vuoi rubarti della roba basta che una volta pesato il sacchetto infili altre tre alby e il gioco è fatto. ma vabbè.
allora vado da uno così a random del personale, e ci dico, "ci ho da pesare le alby".
Il tipo è un giovanotto sui trenta, fisico tonico, abbronzatura giusta, pettinatura giusta, denti giusti, pizzetto giusto. Sotto la casacca bei vestiti, curato insomma.
mi fa un cenno col capo, increspa appena le labbra in un leggerissimo broncio e con passo ritmico si avvia verso la bilancia. La radio trasmette funky town e cazzo è la sua canzone. ancheggia, dà calcolati colpetti danzanti qua e là, quasi in moonwalk. Pesa le albicocche ma ricorda clint eastwood in un saloon. Ostenta con tutto sé stesso sicurezza e amor proprio. Mi guarda con disprezzo ma mica mi disprezza, mica gli importa qualcosa di come son vestito o del fatto che rasandomi la testa alcuni ciuffi qua e là sono inesteticamente sopravvissuti, lo fa perché per lui è importante, ed è palese, mantenere un atteggiamento cool. tutta la scenetta è stata cool.
Sabato sera, al gigante, pesando le albicocche a un altro trentenne più fallito di lui.
ho avvertito una pena infinita nel cuore.