lunedì 27 dicembre 2010

si stava meglio ai natali prima.

Le feste non son più mica quella di una volta. Per feste intendo quelle che ti becchi con tutti i parenti, o almeno con alcuni, e mangi bevi e parli. e più bevi e più parli a più alto volume. che poi feste.... sostanzialmente il natale.
Solo che ora non è più come prima.
Prima si parlava di attualità e di politica, non ci si beccava da un anno e si faceva a chi era meglio informato e aveva più memoria per raccontare le robe più scandalose, a chi riusciva a far indignare più gli altri per il solo fatto di vivere in italia. Ed era una bella lotta, dovevi vederti tutti i beppe grillo i travaglio i santoro e le news ecc... ed essere aggiornato e pure appassionato.
Ora tutto questo non è più.
Ora c'è un modo per vincere sempre e subito. Qualsiasi fatto, personaggio, legge vergogna qualcuno tiri fuori te dici: "eh ma della santanché allora cosa pensi?" e tutti fanno "eeeeeeeeee" e "oooooooo" e "noooooooooo"; e poi basta, niente di quello che viene detto dopo potrà competere e tu lo sai. Il problema è che poi finisce anche il divertimento perché non sai più cosa fare.
E' un po' come, rimanendo in ambito natalizio, giocare a scala quaranta e pescar solo giolli.
fanculo le feste e ds siempre.

mercoledì 24 novembre 2010

Discrepanze

Gaber diceva un sacco di robe e per me ci pigliava grossomodo sempre, secondo me uno dei meglio lui.
Fra le robe che diceva ce n'era una in particolare: più uno si sente sporco dentro e più avverte la necessità di mostrarsi lindo fuori, e da lì il luogo comune per cui i più marci stanno spesso e volentieri appollaiati sulle panche in prima fila la domenica in chiesa. Lo stesso principio deve valere pure per i gruppi di persone organizzate, come per esempio i partiti e le amministrazioni comunali; infatti sentivo che da qualche tempo a Mantova, amministrazione di centrodestra, s'è deciso che sedersi sulle scale in giro è male, anzi peggio, è reato. Gli stessi che se c'è da esprimersi sull'arresto di Cosentino, un indulto, uno scudo fiscale, una legge ad mafiam sono un filo meno rigorosi.
Però la dovrei smettere con ste cose qui. Anche il semplice passaggio di elettricità tra un neurone e l'altro, quando è in rapporto alla politica di questo paese, è spreco inutile di risorse. La merda puzza e questo è quanto.

lunedì 15 novembre 2010

Meglio evolversi che star male dopo.

Mi è capitato di parlare con un creazionista, che io mi pensavo fossero estinti e invece no.
Anche perché loro non ci hanno mica bisogno di milioni di anni di evoluzione, si fan su dal nulla quindi chiaramente da estinguere son difficili. Comunque, la roba che mi stupisce non è tanto quello che credono ma come lo credono.
Sentono che l'uomo verrebbe dalle scimmie. E allora cazzo, la teoria filerà anche, ci sarà pure la prova del dna, ma santamadonna le scimmie sono sempre bestie, dei cazzo di animali. E quindi si sentono offesi.
Ed è questo che mi stupisce, che si sentano offesi. Sì perché invece l'idea di avere come lontano ascendente una palla di fango non li turba un cazzo, anzi, l'illumina d'immenso.
Allora inizio a provare un po' di pena perché mi rendo conto che la mia vita è più semplice della loro. Sì perché quando mi dicono che il mio bis-bis-bis-bis trisavoro è una palla di fango mica mi sento offeso; penso solo di aver davanti un pirla.

domenica 3 ottobre 2010

Orchidee e maiali

Il nostro amato Silvio, premier di uno dei paesi più cattolici al mondo (99% della popolazione secondo le stime del vaticano) si è messo a bestemmiare polverizzando il secondo comandamento. Alcuni, a torto, paragonano l'uscita del berlu a quella del baffo, di ceccherini e di altri bestemmiatori da tivì. A torto perché la sua bestemmia è molto diversa. Trovo infatti che ci sia un'enorme differenza tra la bestemmia detta all'improvviso a causa di un'improvvisa irritazione. Quella è una bestemmia povera, che può venir fuori anche da un vero cattolico che tiene in alta considerazione il padre nostro (loro) e che poi forse se ne pentirà anche sinceramente. Niente di tutto ciò. La bestemmia del nostro amato premier è diversa. Intanto dal momento in cui ha pensato "cià, adesso racconto su quella barza lì" lui sapeva che avrebbe bestemmiato. E non gliene importava un fico di dogmi, divinità, comandamenti, altrui sensibilità, telefonini puntati (gran recidiva) e altre puttanate, tutte robe che invece in un lampo d'ira è normale e lecito dimenticare. Quella del noto ladro puttaniere mafioso narcotrafficante e, stando agli attuali sospetti della procura di firenze, pluriomicida e terrorista è una bestemmia di quelle belle, di quelle spiritose, di quelle che intercalano nelle frasi rendendole più speziate, quelle che i miei amici anticlericali ed io (cane) amiamo. Bella silvio e sempre sia lordato il porco di cristo!

martedì 28 settembre 2010

Giuseppe e Giovanni

La roba che più mi crea confusione nella vita è la distinzione tra un Giovanni ed un Giuseppe. Ogni volta che ne incontro uno è un dramma. E allora cerco di creare collegamenti mentali tra loro e gli altri Giuseppe e Giovanni che ho conosciuto e di cui mi ricordo. Ad esempio, entrambi i miei nonni si chiamavano Giuseppe, allora se incontro un Giuseppe cerco di memorizzare la formula, il riferimento: "quello lì si chiama come il nonno", se invece si chiama Giovanni memorizzo "quello lì si chiama diversamente dal nonno". Poi però non mi ricordo mai se era "come" o "diversamente". E dentro di me provo un profondo senso di odio per me e per Giovanni o Giuseppe che fosse.
Bisognerebbe eliminarne uno di sti nomi, che fra l'altro sono anche vecchi e puzzano di muffa.
Anzi, se ne eliminassero uno non riuscirei a ricordare quale è stato mantenuto e quale invece no, quindi dovrebbero essere eliminati entrambi. E tutti quelli che si chiamano Giuseppe o Giovanni dovrebbero avere due opzioni: passare al più fresco Gioacchino o poter accedere liberamente alla dolce morte.

sabato 11 settembre 2010

Quel discorso là

quello che si sente certe volte, quello che uno con toni lamentosi dice che sente che l'Italia sta allegramente tornandosene al fascismo che è un orrore disgustoso e allora un altro gli risponde che però il comunismo mica è meglio. Che insomma, dei gulag cosa mi dici?
E niente di questo discorso la roba che mi stupisce ogni volta è come faccia a sopravvivere, a godere di ottima salute in quanto mi capita di sentirlo spesso. Perché insomma, l'Italia ha vissuto il fascismo, portella della ginestra, la strage di piazza fontana e della stazione di Bologna che è tutta roba di estrema destra. E persone riconducibili a questi eventi e ai movimenti politici che li promossero, ordini nuovi, gladi, msi e forze nuove varie, o persone a loro vicini siedono addirittura in parlamento o occupano importanti cariche istituzionali. Ecco, alla luce di ciò quello che mi domando ogni volta è come faccia invece una persona, magari anche sana di mente eh, a metter Prodi, Vendola, i gulag le brigate rosse e piazza Tiananmen nella stessa frase senza sentirsi profondamente ridicola.

mercoledì 25 agosto 2010

Coulrofobia portalo via.

C'è una nuova malattia in città, mica che sia una gran notizia perché è una roba frequente specie nelle malattie mentali. Non una malattia per l'esattezza ma una fobia; si chiama coulrofobia ed è l'insensata paura da parte del soggetto verso i clown, i pagliacci del circo.
Io mica ci credo, io lo so in realtà come funziona, è una dinamica sociale.
C'è uno che ci ha degli amici, che sta in una compa, però è uno che non ha ancora trovato la sua peculiarità e questo lo turba.
Di solito nella compa c'è quello che per primo passa dalla bici al booster e quello che per primo passa dal booster alla golf. C'è quello col padre coi soldi, il vegano, quello col cazzo grosso e quello ciccione. C'è quello che impenna e quello che fa le capriole all'indietro da fermo. Ci sono “lo zio” e “il chicco”, veri e propri dogmi della cumpa.
Poi ci è quello anonimo, che non se lo cagano tantissimo. La coulrofobia serve a questo, all'anonimo che non si accetta come l'anonimo, non accetta la mancanza di particolarità facilmente identificabili (=stereotipi) come particolarità, e se ne crea una ad hoc, incontestabile dagli altri. Tanto nessuno lo chiuderà mai in uno stanzino con pennywise e uno con una laurea che gli vende tre pillole di certo lo trova. Così finalmente anche lui il venerdì sera al pub, colla sua guinness da 8 euro davanti potrà gioire e dichiararsi speciale. Lui è il coulrofobico. Lo stronzo.

giovedì 19 agosto 2010

Internet e le seghe

Internet è la madre di tutte le seghe, qualunque sia la ricerca si finisce col pistolino in mano.
Tipo stai vedendo un film che ci è dentro Laurence Fishburne e allora dici, chissà quanti film ha fatto e di che anno è e chi si scopa. Allora metti in pausa e cerchi su wikipedia. Nel 2010 sua figlia, Montana Fishburne classe 1991 assume lo pseudonimo di Chippie o Chippy D e si dà al porno. 3 click dopo arrivi qua e 3 fap dopo milioni dei tuoi figli si ritrovano intrappolati tra le trame del tessuto dei calzini.

martedì 17 agosto 2010

diciannoveventidue, perché cagare di più?

stavo a casa di un'amica che ci ha internet, ma una tarrifa un po' del cazzo infatti si collega solo il sabato e la domenica notte, e allora mi ha chiesto cosa potesse fare per migliorare la sua situazione sfigata. allora ci ho detto, metti teledue, che adesso si chiama teletu, che cel'ha anche la mia mamma. paghi 60 euro al bimestre e c'è dentro tutto, telefonate e internet adsl flat. a consumo hai solo i cellulari, e lei mi fa come ti fanno sempre le femmine in questi casi, -ok, però chiama tu-.
Allora anche se odio parlare nel telefono, molto, faccio un sacrificio e chiamo. Sto in attesa circa un minuto, e unica nota positiva dell'intera vicenda la musichina d'attesa: sembra la colonna sonora di un film con franco franchi e ciccio ingrassia, davvero godevole. Sono colla testa a due samurai per cento geishe quando una voce comincia : "Siamo spiacenti ma tutti gli operatori sono al momento occupati, verrete richiamati tra un'ora"... il mio cervello a quel punto fa tilt e vi spiego perché: la sintassi del testo e il lessico ivi utilizzato ha tutto del messaggetto preregistrato. L'accento invece ha più del bracciante dell'entroterra calabrese. Ma possibile che usino una voce così per i messaggi preregistrati? fottuti principianti, con una studentessa friulana decuplichereste i contratti a buon fine. e se invece fosse un essere umano, perché mai un operatore mi sta dicendo che non ci sono operatori disponibili? e se non è un operatore, allora chi è? decisamente troppe domande per un cazzo di telefonata al colsenter di teletu... comunque deciso ad andare in fondo alla cosa, col fare più insistente e irritante di cui sono capace attacco: "pronto? pronto? pronto? pronto?".
La voce seccata mi risponde "signore? mi sente?"... "sì sì la sento" gli faccio io "volevo solo capire se parlavo con una macchina o un essere umano" lui ridacchia, saluta e mette giù senza darmi il tempo di ribattere oltre.
Da oggi quando sentirò dire che quelli al colsenter li trattano male non me la berrò più. Se ci fossi lì io a trattarli li tratterei peggio.

giovedì 22 luglio 2010

Alcolismi

Dicono che non va bene bere alcolici. Ma loro non sanno. Loro non pensano mai a quanto la natura, l'ambiente in cui siamo posti ci esorti al consumo di alcolici. Pensiamo al ghiaccio, lo metti nel bicchiere e lui galleggia benché in origine abbia lo stesso peso specifico. Questo perché diventando ghiaccio l'acqua perde densità, diventa meno “concentrata” e quindi più leggera. Bene, e il freddo dove va? Sale forse e si disperde? Ma no per la puttana! Scende e va a rinfrescare e a mantenere refrigerato il gin tonico delle 17.
Quindi sapete che vi dico? Se esiste un dio per forza di cose si manifesta nella natura e in chi la osserva, altrimenti il suo esserci o meno sarebbe irrilevante.
Insomma, è dio che lo dice.
Bevete! parola del signore, rendiamo grazie a dio, e i vuoti all'esselunga.

giovedì 15 luglio 2010

bavaglia sì bavaglia no bavaglia forse

girovagavo a casaccio nel sito del circolo anarchico ponte della ghisolfa di milano, e mi imbatto in una roba del 2003:

"presentata a Palazzo Chigi da due ministri: Castelli (Giustizia) e Stanca (Innovazione). Il testo varato dal Governo concretizza con pochi semplici concetti un quadro orwelliano paventato dai più pessimisti all'alba della rivoluzione digitale. I provider internet e gli operatori di telefonia devono conservare fino a cinque anni tutti i dati del traffico, quello internet, appunto, e quello telefonico. Per dati di traffico si intendono i contatti, chi manda o spedisce un messaggio, a chi viene fatta una telefonata e da chi, e quando. Dati che l'autorità giudiziaria potrà richiedere alla bisogna a provider ed operatori. La giustificazione di tutto questo è quella di sempre: sicurezza e anti-terrorismo."

che uno dice, ma allora questi che cazzo vogliono? prima dovevamo essere tutti controllati, adesso ci dicono che siamo tutti controllati e che non va più bene? prendessero una posizione e la facessero durare.
ma il passo successivo è: aspè aspè, ma io stesso ai tempi ero contrario a quella roba lì e oggi son contrario al bavaglio, alla roba contro le intercettazioni e la di esse pubblicazione, anche io allora son banderuola.
poi per fortuna mi riscuoto. quella roba là era finalizzata a incutere timore a chi esprime le sue opinioni ed esercita critica e fa satira su internet, tutto ciò per fare i loro porci comodi coi nostri soldi, quindi col nostro tempo, quindi colle nostre vite. questa roba qua di adesso, la bavaglia, è finalizzata a continuare a fare i loro porci comodi indisturbati coi nostri soldi quindi col nostro tempo quindi colle nostre vite.
meno male, per un attimo avevo pensato che ero stronzo io.

domenica 11 luglio 2010

dormiveglia del terore

Stamattina sul presto mi son messo a vedere halloween di carpenter. E' il solito film in cui ci son degli americani buoni che vengono scannati uno ad uno da una forza maligna, poi l'ultimo, in questo caso jamie lee curtis, gli fa il culo.
E' il primo o tra i primi di una serie di film molto simili ad esso ispirati ed è considerato di culto; sarà che l'ho visto dopo molti altri e a 28 anni suonati ma l'ho trovato scontato e noioso.
Solo che tra la prima e la seconda vittima mi sono addormentato appena appena.
sono andato nel rem e il film ha ripreso da lì. Gli assassini erano diventati i fidanzatini delle due tipe amiche di jamie lee curtis. facevano banda per ammazzare la gente, inoltre erano fratelli ed erano anche gay, e mentre ammazzavano la gente limonavano incestuosamente. e poi ammazzano anche michael (l'effettivo assassino del film) a suon di karate. e m'è piaciuto molto di più, e niente, volevo dire che durante i film ci si dovrebbe addormentare più spesso. Almeno finché non localizzano più troma.

martedì 6 luglio 2010

italiani culo

In questi giorni è tornata un'amica da marsa alam nell'egitto.
sto villaggio in mezzo al deserto in cui stava era tutto ripieno di italiani che sono arrivati anche lì a fare affari, speculare e quant'altro, mentre il personale è composto da locali.
Tra le attività fonte di attrattiva di quel posto lì c'è la contemplazione dei fondali, il nuoto colle tartarughe, i delfini ecc...
E poi ci è la mucca del mare, il dugongo. Bestia pacifica quindi prossima all'estinzione, un simpatico esponente della suddetta specie si era spinto fin da quelle parti, d'altronde mica poteva saperlo che quella zona è frequentata da italiani.
L'ultima volta è stato visto una settimana prima che la mia amica soggiornasse da quelle parti. Un gruppo di italiani l'avrebbe circondato, quindi a turno l'avrebbero cavalcato, ma che ci si può aspettare da gente venuta su colla tv e il toro di buona domenica?
Ma prima di sparire per sempre la povera bestia sarebbe stata avvistata un'ultima volta. La sua pelle recava la scritta "marcella e filippo forever", non mi hanno saputo dire se fosse un'incisione a coltello o un pennarello.
e vabè, cazzo vuoi aggiungere....

sabato 3 luglio 2010

Stasera al supermercato

Vado al supermercato. E' sabato, sono le nove meno un quarto circa della sera e ne farei a meno volentieri, ma ci ho da prendere le uova per fare la torta che domani ci è il picnic coi malati di mente. Ho mal di testa e gli occhi iniettati di sangue e l'espressione tipo: quante soddisfazioni a partecipare attivamente all'umanità, porcodio. Tutto conseguenza del pomeriggio, che ho seccato una boccia di chardonnay del trentino, buono eh, poi ho messo a nightmare on elm street e mi sono addormentato. e ora sto così. e vabè, vado al supermercato come dicevo.
Almeno, già che sto indisposto, vado comodo. nella fattispecie pantaloncini verde brillante con banda fucsia di lato, senza mutande, ciabatte e t-shirt grigina colla faccia der monnezza che strilla stampata davanti. prendo su la bici e vado al super, al gigante.
Prendo le cipolle, le uova le carote e cinque albicocche cinque. che vanno pesate. ma al gigante non è come agli altri super, non te la pesi da te la roba, te la pesa uno del personale. Non si capisce bene come mai dato che comunque se vuoi rubarti della roba basta che una volta pesato il sacchetto infili altre tre alby e il gioco è fatto. ma vabbè.
allora vado da uno così a random del personale, e ci dico, "ci ho da pesare le alby".
Il tipo è un giovanotto sui trenta, fisico tonico, abbronzatura giusta, pettinatura giusta, denti giusti, pizzetto giusto. Sotto la casacca bei vestiti, curato insomma.
mi fa un cenno col capo, increspa appena le labbra in un leggerissimo broncio e con passo ritmico si avvia verso la bilancia. La radio trasmette funky town e cazzo è la sua canzone. ancheggia, dà calcolati colpetti danzanti qua e là, quasi in moonwalk. Pesa le albicocche ma ricorda clint eastwood in un saloon. Ostenta con tutto sé stesso sicurezza e amor proprio. Mi guarda con disprezzo ma mica mi disprezza, mica gli importa qualcosa di come son vestito o del fatto che rasandomi la testa alcuni ciuffi qua e là sono inesteticamente sopravvissuti, lo fa perché per lui è importante, ed è palese, mantenere un atteggiamento cool. tutta la scenetta è stata cool.
Sabato sera, al gigante, pesando le albicocche a un altro trentenne più fallito di lui.
ho avvertito una pena infinita nel cuore.

sabato 26 giugno 2010

Vanessa ti invoca. Elogio dell'autoerotismo old school.

quanto segue nasce in modo un po' particolare: era un sabato notte e siccome avevo mischiato delle birre brutte a dell'anice forte avevo pensato che magari potevo scrivere un racconto in cui un tipo si fa una sega su internet e si imbatte nella figlia, porno attrice a tempo perso. Non sapevo ancora bene come andava a finire, se lui la menava, la trombava o la sfruttava. però poi mi son perso via ed è venuta fuori una roba totalmente diversa. ed è finita alla solita maniera, colla nostalgia. e se finisce sempre tutto colla nostalgia allora forse è inutile opporsi.


Oggi mi stavo facendo una sega su internet.
Pratica comune eh, diffusissima. Lo si deduce solo da come si esprime la cosa. “Farsi una sega su internet”, tutti capiscono cosa vuol dire anche se la forma è contratta al minimo. Mai sentito nessuno dire “mi faccio una sega mentre guardo dei video o delle foto porno su internet”. No. “mi faccio una sega su internet”. E tutti sanno a cosa mi riferisco, a nessuno verrebbero in mente perversioni aventi come attori un pene e un modem. E se lo sanno tutti è perché lo fanno tutti o perché tutti sanno cosa trovi su internet. E una volta che sai cosa trovi è un attimo per la mano raggiungere le parti molli. Che poi sembra una giustificazione, lo fanno tutti, non è grave! Ma mica ho mai pensato che farsi una sega è peccato, anzi! Peccato non farsele le seghe. Ogni lasciata è persa. Semmai la critica arriva dai tanti teorici di seghe che ho per amici, conoscenti, pure qualche parente, critica che condivido. Con internet il piacere va a farsi fottere, diventa routine, due palle.... Oggi ho voglia di porno dormitorio di college della california click click click, fruck fruck fruck, splash. E lo stesso colle mamme troie, le ex fidanzate ubriache, le giapponesi che si infilano polipi ovunque. Vivi. Tutta una serie di giochini coi piedi, colle minzioni e le deiezioni, coi criceti e coi cavalli. Non ti sbatti mica troppo a trovare tutto sto ben di satana, e mi han detto una volta che se hai tutto per niente, finisce che poi niente ha più valore. E a ben pensarci questa qui è mica tanto una cazzata. Se penso a quanto valore aveva per me “Vanessa ti invoca”, quell'audiocassetta porno che mi girò lo zio Bruno sarà stato il '93 '94, tempo delle prime pippe. Credo si possa parlare di amore. Quando ami hai quel senso di malessere, certi dicono che è paura di perdere l'altro. Feci infatti qualche copia della cassetta. La storia era semplice e diretta, c'era questa fanciulla, Vanessa appunto, che era a casa da sola e aspettava un suo amico, tale Ezio. Qua apro una parentesi. Radicale il valore delle cose che assorbi dall'esterno in giovine età; per me da allora ed è vero ancora oggi, Ezio è sempre stato un nome da pornoattore, da scopatore folle e spudorato, bravissimo, superdotato, uno che ha letto e capito il manuale di istruzione e distruzione della donna. Comunque, tornando alle vicissitudini di Vanessa. Lei parlava da sola in casa, aspettava Ezio e diceva “speriamo che mi porti i salatini, anche se in realtà io voglio il suo cazzo” e rideva grosso modo come la strega di Biancaneve. E io giù a farmi seghe. Poi la Vanessa parlava al telefono con Ezio, che sentendo la sgallettata si accorge subito che tira aria di figa e dice che in cinque minuti è lì. Allora la Vanessa tira giù le tapparelle simulando orgasmi multipli, si fa un bidet per essere in forma smagliante per Ezio. Poi sentivi quel bel clanck metallico, roba che gli odierni cd e i comodissimi mp3 si sognano, e allora dovevi mollar lì il pisello e girar la cassetta, che io non ci avevo neanche l'auto-reverse ai tempi. Poi arrivava Ezio e le pisellate si sprecavano, chiappe di qua, tette di là, stantuffate di quelle violente, quelle lesive della dignità della donna ridotta a due chiappe all'aria e alla guancia spiaccicata sul cuscino del divano. Chi ha un ricco immaginario pornografico come me ha la scena in mente precisa. Aaaah Ezio, che maschio sei, che cazzo... Se invece che Ezio si fosse chiamato Andrea probabilmente tutta la mia vita si sarebbe svolta diversamente.
Ma la roba davvero bella è che le cose andavano a finire diversamente. Un video porno su internet oggi finisce esattamente come nella realtà, e cioè quando l'alpha dominante di turno raggiunge l'orgasmo. Vanessa ti invoca no, le cose a quei tempi erano curate differentemente, non si badava solo a raggiungere lo scopo, ma anche al viaggio e al significato sotteso; una cura per il dettaglio che oggi, giugno 2010, oserei definire commuovente. C'era il finale a sorpresa, quello che non ti aspetti.
Onirica, quasi felliniana, Vanessa si rendeva conto di aver immaginato tutto. Nessuno aveva in realtà violato le sue già violatissime carni se non le sue stesse dita, era stato tutto frutto della sua mente e della sua micia. Niente Ezio e niente salatini, che dopo un'animata sessione di ginnastica pene-vagina vengono sempre buoni. La nostra eroina si era semplicemente abbandonata ai piaceri dell'autoerotismo con più trasporto del solito, dando vita a Ezio di cui mai durante il playback si sentiva la voce.
E come per magia tu non eri più solo, cambiava tutto. Non c'eri più tu, segaiolo brufoloso e disperato da una parte e Vanessa, inarrivabile donna di mondo dalla coscia generosa e dalle avventure laide e scabrose dall'altra. Ma due compagni di miseria, due solitari disperati, rassegnati alla realtà brutale, all'idea che il piacere risiede solo nelle proprie mani.

martedì 22 giugno 2010

Diventare svizzeri.

Un deputato di destra svizzero ha proposto l'annessione di alcune zone limitrofe ai confini svizzeri, tra cui la provincia di Como. Allora han fatto i sondaggi e il 75 per cento dei comaschi è d'accordo.
Ma che incoerenti noi comaschi! Detestiamo gli immagrati, detestiamo chi si sposta per riuscire a mangiare e a bere e a nutrire la propria famiglia. Noi che invece ci abbiamo tutto il necessario e un bel po' pure di superfluo vorremmo essere spostati verso zone più ricche.
Si dirà che non è questione di soldi, ma di rigore: in svizzera le leggi sono fatte osservare ben più rigidamente che in Italia e le strade sono più in ordine. E' vero, ma in Italia le leggi sono fatte osservare ben più rigorosamente che in Senegal (oddio questa è la percezione ma Berlusconi fa progressi) e le strade fanno davvero schifo laggiù, il che porta un senegalese che si sposta verso l'Italia sullo stesso piano di un comasco che vorrebbe essere svizzero.
Insomma, c'è un nord e un sud per tutti. Gente del sud non ne vogliamo, ma quanto vorremmo spostarci più a nord! Quanto facciamo schifo :)

mercoledì 16 giugno 2010

La scienza che ti distrugge la poesia

Stavo leggendo un libro sui miei beniamini, i gatti mici. raccontava come mai i gatti non atterrano mai sulla schiena, da dove gli arriva questa abilità, ed è un aneddoto che ho trovato carino.
In breve, ci era maometto che pare fosse un tipo irascibile e sociopatico, però amava i mici. Uno in particolare al quale permetteva di sonnecchiare sulla sua tunica. E un giorno appunto sto micio gli dormiva su una manica solo che lui doveva andare alla montagna o in qualche cazzo, e ci dispiaceva svegliare il micio. Allora si è tagliato la tunica, ha sfilato il braccetto ed è andato dove doveva andare. Al suo ritorno il gatto stava ancora sulla manica, stavolta sveglio, e per esprimere gratitudine al profeta assumeva quella posizione tipica dei mici quando vogliono essere coccoli, cioè schiena inarcata e coda dritta verso l'alto. Maometto tutto contento ci ha fatto tre care e il micio, e con lui tutti quelli successivi, ha acquisito l'abilità di mettersi sempre zampe a terra in caduta libera. E l'aneddoto secondo me è carino, di solito mi stan sul cazzo tutte le robe in cui entra una religione anche per sbaglio, (eccezion fatta per quelle pagane in cui si beveva idromele, si scopava e si scopava bevendo idromele) però sto qua l'ho salvato. Poi ho finito il libro. Poi dopo qualche mese ne ho iniziato un altro sui mici, stavolta uno sulla mente del gatto e sui comportamenti. Nel capitolo sul tatto spiega il significato di ciò che il gatto chiede quando inarca la schiena e alza la coda dritta dritta. Trattasi nient'altro che di una reminescenza infantile, più precisamente delle prime due settimane di vita del frugolicio, quando la mielina ancora non riveste la guaina dei nervi che si occupano dello stimolo defecatorio e orinatorio, il quale è quindi assente così è la mamma micia che si occupa, leccando la zona ano-genitale, di stimolare minzioni e deiezioni.
Insomma, quando maometto ha fatto ritorno dalla montagna il micio non esprimeva nessun tipo di gratitudine, stava piuttosto chiedendo al sommo di leccargli il culo.

sabato 12 giugno 2010

no, apprezzare Maggie Gyllenhaal non ti rende speciale.

odio visceralmente quei film americani, che poi sarebbero statunitensi a voler essere precisi e per lo più immagino californiani, quelli lì coi teenager e colla protagonista femmina. solo che siccome la fighetta bambolina sta sulle palle ai più ed è inadatta per molti ruoli, si pensa bene di usare una disadattata, che non lega cogli altri e che non ha molti amici. e gli altri le dicono, "pussa via rospo" e altre cose così molto cattive e lei è triste. Solo che è sempre e comunque la meglio figa di tutto il giro. E allora tu sei lì che ti vedi sto film e non sai mica bene perché lo fai dato che sei ben cosciente che 90 minuti a scaccolarti e a ber prosecco sarebbero di gran lunga più produttivi, e pensi: "cazzo và che grande che sono, quella lì che tutti schifano secondo me è molto carina, io ho la capacità di apprezzare quello che gli altri scagano, in un contesto di sopravvivenza della specie quella lì verrebbe emarginata e io potrei andarla a raccattare con estrema facilità e trascinarla nella mia capanna; io so adattarmi meglio degli altri, sono modesto, umile ma buongustaio". Allora poi torni a casa e bello tronfio di elitarismo pensi: "adesso vado su internet e mi scarico tutte foto sue, anche se non saranno facili da trovare. e poi apro un forum e un fanclub a lei dedicato, probabilmente il primo, dove saremo io e pochissimi altri intenditori di bellezza no-pop, e fra qualche anno quando la sua bellezza e le sue doti saranno riconosciute gli altri diranno 'quello lì sembrava un pirla e invece và come è stato lungimirante. che palato!' ".
Questo se le cose avessero un senso. La realtà è semplicemente che per il ruolo della sfigata sociopatica pigliano le modelle. Non che se facessero casting più ponderati quel tipo di film riuscirebbe meglio eh.