sabato 6 agosto 2011

il casco

Stavo vedendo sto film, di e con antonio albanese.
a 'na certa antonio, nel film si chiama cetto la qualunque, rimprovera melo, suo figlio, per essere andato in motorino col casco.
se usi il casco, gli dice, la gente penserà che sei timido. dopo un po' lo incontra senza casco e gli dice, bravissimo, ora sì che mi sembri uno sincero.
poi oggi sono andato a fare la spesa e ho visto uno senza casco.
e mi sono venuti in mente quei due aggettivi, timido e sincero.
e m'è venuto da ridere un sacco. sì perché ho sempre pensato, anche all'alba dei 29 anni, quasi 30, che uno che non si mette il casco è uno libero, ribelle, cazzuto. ma se ci pensi 3 secondi ti accorgi che ste cose vanno ricercate altrove, è che sei abituato a pensare così. chi va senza casco in realtà è come cetto la qualunque. pensa che se rispetti le precedenze la gente ti prende per ricchione, insomma, sei un poveretto. il casco te lo metti per te, se non te lo metti, non te lo metti per gli altri. per quello che gli altri pensano di te. se quello che gli altri pensano di te è così importante, cazzo non sei né libero né ribelle. sei uno che ricerca il meglio di sé negli sguardi degli altri. sei la peggior deformazione dell'altruista. fai cacare.

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