sabato 3 luglio 2010

Stasera al supermercato

Vado al supermercato. E' sabato, sono le nove meno un quarto circa della sera e ne farei a meno volentieri, ma ci ho da prendere le uova per fare la torta che domani ci è il picnic coi malati di mente. Ho mal di testa e gli occhi iniettati di sangue e l'espressione tipo: quante soddisfazioni a partecipare attivamente all'umanità, porcodio. Tutto conseguenza del pomeriggio, che ho seccato una boccia di chardonnay del trentino, buono eh, poi ho messo a nightmare on elm street e mi sono addormentato. e ora sto così. e vabè, vado al supermercato come dicevo.
Almeno, già che sto indisposto, vado comodo. nella fattispecie pantaloncini verde brillante con banda fucsia di lato, senza mutande, ciabatte e t-shirt grigina colla faccia der monnezza che strilla stampata davanti. prendo su la bici e vado al super, al gigante.
Prendo le cipolle, le uova le carote e cinque albicocche cinque. che vanno pesate. ma al gigante non è come agli altri super, non te la pesi da te la roba, te la pesa uno del personale. Non si capisce bene come mai dato che comunque se vuoi rubarti della roba basta che una volta pesato il sacchetto infili altre tre alby e il gioco è fatto. ma vabbè.
allora vado da uno così a random del personale, e ci dico, "ci ho da pesare le alby".
Il tipo è un giovanotto sui trenta, fisico tonico, abbronzatura giusta, pettinatura giusta, denti giusti, pizzetto giusto. Sotto la casacca bei vestiti, curato insomma.
mi fa un cenno col capo, increspa appena le labbra in un leggerissimo broncio e con passo ritmico si avvia verso la bilancia. La radio trasmette funky town e cazzo è la sua canzone. ancheggia, dà calcolati colpetti danzanti qua e là, quasi in moonwalk. Pesa le albicocche ma ricorda clint eastwood in un saloon. Ostenta con tutto sé stesso sicurezza e amor proprio. Mi guarda con disprezzo ma mica mi disprezza, mica gli importa qualcosa di come son vestito o del fatto che rasandomi la testa alcuni ciuffi qua e là sono inesteticamente sopravvissuti, lo fa perché per lui è importante, ed è palese, mantenere un atteggiamento cool. tutta la scenetta è stata cool.
Sabato sera, al gigante, pesando le albicocche a un altro trentenne più fallito di lui.
ho avvertito una pena infinita nel cuore.

1 commento: